cover

I pupi siciliani

Redazione

Tra l'800 e il '900 in Sicilia si viveva un periodo particolarmente difficile per le classi sociali meno abbienti e proprio in questo contesto si colloca l'Opera dei Pupi: nata come forma di protesta e di propaganda sociale nelle piazze, piano piano si sposta in piccoli teatri fino a diventare oggi parte integrante della cultura siciliana, fino ad essere stata dichiarata Patrimonio dell'UNESCO.
I pupi siciliani sono simili a coloratissime marionette con le sembianze di armigeri, con tanto di armatura, elmo e mantello: a differenza delle marionette, i pupi sono mossi dai pupari tramite aste di metallo collegate agli arti e alla testa.
Sono figlie di quel teatro epico che arrivò in Sicilia con gli Spagnoli e che, in passato come oggi, mettono in scena poemi epici come l'Iliade e la Chanson de Roland, ma anche le Crociate, opere di Torquato Tasso e l'Orlando Furioso, con i suoi personaggi come Medoro, Angelica e Rinaldo che scatenano gli entusiasmi degli spettatori.
Le culle dei pupi siciliani sono Catania e Palermo, dove sorge l'imperdibile "Museo Internazionale della Marionetta di Antonio Pasqualino" che espone pupi, testi di scena, ombre sceniche e marionette provenienti da tutto il mondo. A Siracusa invece, nel cuore della splendida Ortigia, si trova il Teatro dei Pupi dove il tempo pare essersi fermato, tra drappi in velluto rosso, stucchi dorati e i pupi che da secoli incantano tutti coloro che vogliono respirare la cultura e il folclore autentico di questa splendida terra.